L’aggressione subita ieri, 13 novembre 2014, dal Prof. Paolo Macry da parte di uno sparuto gruppo di contestatori non identificati ci riporta indietro negli anni, molto indietro, quando anche la libertà di parola veniva messa violentemente in discussione. Le opinioni personali possono essere contestate, criticate, confrontate, ma non possono mai essere umiliate o annientate con la sopraffazione verbale o fisica. ... Continua a leggere »