Chi è stata e chi è Anna Donati? Vediamo di capire.
Anna Donati è considerata (non si sa bene tuttavia da chi) una grande esperta nel campo della mobilità sostenibile. In genere, nei settori tecnici, le capacità derivano non solo dall’attività svolta ma anche dai titoli di studio. Salvo diversa dimostrazione, per quanto a noi noto la Donati non ha mai conseguito alcun titolo di studio universitario (cliccando qui, nel suo sito potete leggere la sua biografia). Essendo però a conoscenza dei suoi contatti nel settore ferroviario e dei varchi telematici, de Magistris trovò opportuno nominarla Assessore alla Mobilità.
I provvedimenti adottati dalla Donati sono stati fallimentari, e di questo la città si è resa conto molto presto. Vi rammentiamo alcune delle sue perle:
– pedonalizzò il Vicoletto Sant’Arpino (una scalinata cieca che si trova a Via Chiaia di fronte al Cinema Metropolitan);
– durante una riunione in I Municipalità, le fu chiesto se, per l’adozione dei pesanti provvedimenti presi a Napoli, avesse tratto spunto da qualche precedente nel mondo intero: rispose candidamente di no; nei fatti, aveva considerato i napoletani come cavie per i suoi esperimenti;
– replicando alle crescenti proteste della cittadinanza, sfociate in diverse manifestazioni di piazza, si era giustificata affermando che, essendo originaria di Faenza, non conosceva i flussi di traffico di Napoli e, soprattutto, non sapeva che il quartiere di Posillipo gravita da sempre su quello di Chiaia (clicca qui per il mea culpa della Donati).
Ricorrendo ad una pratica per lui consolidata, de Magistris si affidò come di consueto allo scaricabarile, addossando alla Donati tutte le responsabilità dei disastri sulla mobilità, e le tolse l’assessorato, avocando a sé le deleghe su traffico e Metropolitana.
Da quel momento, il dramma che si stava consumando sulla pelle della città si è trasformato in farsa. Dietro le quinte, Anna Donati è rimasta ed è tuttora un potente amministratore del Comune di Napoli, con il curioso titolo di “consulente del sindaco a titolo gratuito per la mobilità sostenibile”. Una definizione che lascia alla Donati un’ampia discrezionalità sotto la tutela ufficiale di de Magistris.
Le cose non stanno esattamente così come ce le hanno dipinte. Dimentichiamo per un momento che è difficile immaginare come una persona così “esperta nel campo della mobilità sostenibile” possa sopravvivere a Napoli prestando la sua opera a proprie spese. Riteniamo che non esista al mondo un professionista che regali le sue competenze a de Magistris perché è bello o perché ne condivide le idee. Soprattutto se non è neanche napoletano e dunque non ha propriamente nel cuore questa sventurata città.
Abbiamo appreso che Anna Donati alloggia in un prestigioso hotel del centro di Napoli, a poca distanza dagli uffici comunali. Già questo dovrebbe far riflettere a lungo su quell’aggettivo “gratuito”. Andiamo oltre. Ci è stato segnalato che la Donati godrebbe di un contratto di consulenza a tempo determinato da parte della Napoli Holding: si tratta della società, controllata al 100% dal Comune di Napoli, che gestisce ANM, Metronapoli e Napoli Parking (ricordiamo che il manager di Metronapoli, Alberto Ramaglia, salvo smentita fu nominato su proposta della stessa Donati).
Noi non crediamo a quest’illazione. Vogliamo anzi augurarci che questa notizia non corrisponda a verità, ma a questo punto è d’obbligo da un lato una smentita ufficiale da parte del Comune di Napoli che auspichiamo rapida e netta, dall’altro un chiarimento sul costoso alloggio alberghiero della Donati: da chi è pagato? Non è francamente accettabile sapere che ufficialmente la Donati è stata messa fuori dalla Giunta Comunale, ma nei fatti sarebbe stata fatta rientrare dalla finestra con una lauta consulenza che continuerebbe a pagare il contribuente attraverso un collaudato sistema di scatole cinesi pubbliche. Altro che casa di vetro, come affermò incautamente de Magistris a giugno del 2011: su questo Comune grava una spessa coltre di fumo. Si provi a diradarla a beneficio di una mai applicata trasparenza amministrativa.
Giugno 2011: de Magistris presenta la nuova Giunta ed afferma “saremo una casa di vetro”
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