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NAPOLI E’ ANCORA POTABILE
L'intervento del Presidente di Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli

NAPOLI E’ ANCORA POTABILE

NAPOLI E’ ANCORA POTABILE – L’ACQUA A NAPOLI E’ BUONA, MA NAPOLI E’ ANCORA POTABILE? IL CIBO E’ COMMESTIBILE? LA QUALITA’ DELLA VITA E’ ACCETTABILE?

Oggi, dalle 17.30 alle 19.30, si è tenuto nella sala del Consiglio Provinciale di Napoli, a Santa Maria la Nova, un interessante convegno organizzato e condotto da Umberto de Gregorio, con la partecipazione di Umberto Manfellotto, direttore dell’Espresso. La sala era gremita da un attento parterre di ascoltatori. Hanno introdotto Luigi Rispoli, Presidente del Consiglio Provinciale di Napoli, padrone di casa, che ha portato i saluti dell’Ente Provincia, e il vicesindaco Tommaso Sodano, che ha confermato la richiesta di risarcimento di danni da parte del Comune nei confronti dell’editore dell’Espresso.
Sono quindi intervenuti:
– Francesca Santagata, responsabile della qualità ABC, che ha offerto una dettagliata panoramica sull’impressionante quantità di controlli effettuati da ABC e sulla diversità delle valutazioni rispetto a quelle svolte da US Navy;
– Lucio Tarallo, Direttore Generale di ABC;
– Corrado Gisonni, professore ordinario di costruzioni idrauliche;
– Antonio Di Gennaro, agronomo, ha intrattenuto la platea sulla qualità del cibo;
– Antonio Lucisano, direttore del consorzio tutela Mozzarella Campana DOP, ha informato che la vendita di mozzarella è crollata del 30% senza alcuna ragione plausibile;
– Lina Lucci, segretaria regionale CISL;
– Lucio Mauro, Presidente di Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli (il suo intervento integrale è disponibile sul link in fondo all’articolo);
– Daniela Villani, dell’Associazione Riprendiamoci Napoli;
– Lucio Righetti, di Fiumeinpiena, si è scagliato contro i responsabili del disastro ambientale della Campania;
– Stefano Tanziello, di Agenda 21 per i Regi Lagni.
A seguire sugli interventi fin qui citati, Bruno Manfellotto ha spiegato le ragioni editoriali che lo hanno spinto ad intitolare una copertina dell’Espresso “Bevi Napoli e poi muori”, di cui si è ampiamente dibattuto, in città e nel Paese, nei giorni scorsi. E’ stato sicuramente il momento più vivace e movimentato del convegno. Manfellotto è stato aspramente contestato da molti dei presenti, e non solo dai sostenitori del Sindaco, ma anche da semplici cittadini. E’ parso chiaro che la difesa strenua di Manfellotto fosse giustificata anche dalla delicata posizione editoriale; un’eventuale ammissione di colpa, sia pure velata, avrebbe danneggiato l’editore.
L’impressione è che l’evento, pur essendo di grande attualità e di grande interesse, si sia progressivamente trasformato in un insperato appoggio all’Amministrazione Comunale. Tuttavia, è da ritenere che, quando si tratta di difendere Napoli da attacchi di grande e grave impatto, la città debba sempre ritrovarsi unita. Si ritiene anche che sia necessaria maggiore chiarezza da parte dell’Amministrazione, che non può, ad avviso di chi scrive, destreggiarsi tra querele e richieste di risarcimento, ma deve assumere una posizione molto più trasparente per dissipare qualsiasi dubbio non solo in chi attacca strumentalmente la città, ma anche in chi la vive quotidianamente. Non è parso, finora, di aver intravisto segni in questa direzione da parte dell’Amministrazione, e questo, sempre a parer nostro, non è un bene.

Intervento al convegno del 9.12.2013
Questo l’intervento di Francesca Santagata
Sulla pagina FB di Daniela Villani, il testo integrale del suo intervento

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